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mercoledì 16 novembre 2011

Trarre insegnamento da ogni 'avventura'


Sabato 16 luglio 2011.

Ore 5:30 DEL MATTINO: partenza da Ponte Zanano.
Dove si va?
Urge una premessa.

C'è chi ha passione sportiva e tra questi c'è chi ama praticarla e chi ama esserne spettatore: i primi di solito sono chiamati sportivi e i secondi tifosi. Può tranquillamente esistere qualcuno che si senta sia l'uno che l'altro e questo è anche il mio caso. Mi piace qualsiasi tipo di sport e pratico soprattutto il calcio e sono tifoso, o meglio, ho una devozione per un calciatore. Il calcio è uno sport di squadra e se si è affetti da una sindrome come la mia si è costretti a seguire la squadra per cui gioca il beniamino.
Quest'anno sembra che sia l'ultimo anno (ovviamente io spero di no) in cui tale persona calcherà i campi degli stadi italiani e quindi potevo perdermi il ritiro estivo in cui si preparerà la sua squadra?
Ecco perché ci svegliamo presto e ci dirigiamo verso Bardonecchia!

Sono previste almeno tre ore e mezza di viaggio e si chiacchiera tra amici, amici ritrovati e nuovi amici.
Autostrada A4: da Brescia a Milano paghiamo circa 5 € e da Milano a Torino circa 11 €.
Ma l'autostrada A55?? Dopo pochi chilometri paghiamo circa 1 €, dopo un altro po' di nuovo circa 1 €, dopo poco ancora circa 5 €! 

Mentre pensavamo a come evitare quest'inferno al ritorno, ho visto una famigliuola su un'auto ferma in una piazzola di sosta e mi son chiesto se avessero deciso di fermarsi a vivere lì per evitare di sborsare ulteriori soldi!
Dopo un po' abbiam visto le scritte “NO TAV” sui fianchi dei monti e ci siam chiesti se sono per finanziare questa costosissima opera tutti questi denari ogni pochi chilometri..

Ad ogni modo arriviamo a Bardonecchia ed incrociamo in una rotonda proprio un'auto della squadra che porta i giocatori dall'albergo al campo (e viceversa) e quindi la seguiamo! Posteggiamo l'auto ed accettiamo le indicazioni forniteci da appositi stewards sull'organizzazione della giornata.
Prima di arrivare al campo ci sono chioschi in ogni dove ed una specie di museino della squadra dove c'è di tutto, in vendita. Per vedere l'allenamento si paga, solitamente son due gli allenamenti giornalieri e per vederli entrambi si paga il doppio (a meno che trovi un modo per infiltrarti..).

Bardonecchia è un bellissimo luogo turistico, adatto ad ogni stagione, e se siete appassionati tifosi e vi piace vedere i giocatori mentre si allenano è un'ottima scelta, ma se per caso siete in cerca di un autografo accontentatevi di quello che passa il convento e se il vostro sogno è fare una foto con loro..affidatevi a qualche foto-ritocco!!
Ogni sera però, un calciatore sale su un palco sistemato vicino al museo, a due passi dai tifosi e viene intervistato dallo speaker della squadra. Non è facile sapere preventivamente chi sarà l'ospite e quindi bisogna affidarsi alle voci di corridoio, cercando di distinguere le notizie vere dalle bufale.
Si dice che per la serata conclusiva del ritiro ci sarà lui, quindi è meglio vedere meno allenamento per cercar posto sotto il palco. Sono solo le 18:30 e c'è già molta gente: la notizia s'è diffusa e speriamo sia confermata.
Dopo circa un'ora di attesa: eccolo!
Emozione!

Ci fa pure una foto! Mi vedete?

Riesco a passargli una sua maglietta e farmela autografare!!

Tutto quello che era possibile fare è stato fatto e terminiamo la serata piuttosto contenti.
Siamo un po' stanchi e c'è ancora il ritorno con le sue autostrade e i pagamenti da effettuare, questa volta a ritroso.

Anche se siamo quasi arrivati a casa preferiamo fermarci in autogrill: dopo una giornata intensa è meglio riposare ed alternarsi alla guida.
Quanti ragazzi anch'essi lì prima di andare in discoteca! Eh, che tempi!!
Mentre uno di noi, esausto, si siede sulle scale, io pago il conto alla cassa e vado al bancone ordinando un tè caldo e due caffè lisci. Ai miei amici viene poi l'idea di acquistare un drink energetico e così, a loro, tocca rifare la fila. Mentre la barista sta facendo i due caffè arriva una ragazza che, spazientita, ordina un cappuccino. Le chiedo se ha fretta e dopo avermi risposto “molta” chiedo di servire lei prima di me ma anche la mia bevanda è già in preparazione. Dopo pochissimo è pronta la sua ma lei è visibilmente irritata.
Penso che ognuno possa avere dei problemi ma non mi sembra corretto farli pesare su chi non ha colpe.
Mentre i miei amici stan venendo a ristorarsi la ragazza s'avvicina e mi chiede se conosco la canzone di Battiato. Tra me e me penso “ne avesse fatta solo una!” e le rispondo “Quale? Sai, ne ha fatte tante..”
“Quella della ragazza col cappuccino e del ragazzo carino in autogrill”
“Ehm..non la conosco, però magari la canterà da noi tra 5 giorni!”
“Perché?”
“Fa un concerto in Piazza Loggia, a Brescia”
“E tu sei di Brescia?”
“Sì!”
“GUERRAFONDAIO!”
“Eh???”
“Sì, voi lo siete”.

Mentre le sto per dire che prima di dare certi giudizi bisognerebbe conoscere le persone, la ragazza se ne va, lasciando sul bancone il tanto desiderato cappuccio.
Cerco conforto negli sguardi dei miei amici ma purtroppo non avendo potuto seguire dall'inizio i fatti non son riusciti a capire bene cos'era successo, finché la barista interviene, togliendomi lo sbigottimento, dicendomi di non preoccuparmi perché con quella ragazza certe cose possono capitare.

Nel resto del viaggio ho tentato di capire come si possa dare quell'epiteto a me che mi oppongo alla guerra e mi do da fare per organizzare e partecipare a varie Marce della Pace.

Concludo sperando che tutti abbiano capito quant'è fondamentalmente sbagliato dare giudizi su qualcuno basandosi sul suo luogo di provenienza, sia che sia Brescia, che sia Napoli, Palermo, Zurigo, Marocco, Pakistan, eccetera.

Ricordate la regola d'oro semplificata da noi con “non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te”?

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