Dopo aver portato l’auto dal meccanico di fiducia ed aver
pranzato, il 28 luglio sono stato portato da mio papà all’entrata del casello
di Brescia centro. Da lì, dopo le 13, è passato il pullman che da Verona è
venuto a prendere me e Davide Mattanza.
Un pullman semideserto, un viaggio tranquillo in compagnia del
nostro amico Gianmartino. Uniche preoccupazioni la pioggia e l’arrivo a destinazione in
tarda serata.
Scendendo avevo tra le mani il libro “Cuore” e per non
farlo rovinare dalla pioggia ho chiesto ad una ragazza di tenermelo nello
zaino. La ragazza sparisce. La (e lo) rivedrò??
Aspettiamo intanto che ci venga fatta la consueta accoglienza
e dopo la mezzanotte andremo a montare le tende. Proprio in questo momento,
magicamente, smetterà di piovere!!
Il buio pesto ha però resistito e l’impresa è stata ardua ma
compiuta.
Stanotte ho già avuto un ospite: un gatto!
Già: dalle 4 e mezza un gatto nero mi ha fatto compagnia.
Quasi come se bussasse con le sue zampette alla mia tenda, ho deciso di farlo
entrare in un ambiente un po’ più caldino e sicuramente meno piovoso che fuori!
La sveglia suona alle 7:45 anche se io sono sveglio da
parecchio tempo grazie al chiaro del mattino, al gatto ed ai tedeschi impegnati
nello smontaggio delle tende.
Vado a farmi una doccia (gelata) e dopo la colazione vado a
messa.
Nel pomeriggio, con Davide, Gianmartino e Francesca (una
ragazza conosciuta nel trambusto notturno) abbiam preso il pullman per arrivare
a Cluny e visitare la città della famosa abbazia.
Non ho accettato l’idea del pranzo fuori comunità e quando
siamo tornati era già terminata la distribuzione. È stato bello però incontrare
sul pullman, preso per tornare a Taizé, Alexandra, una ragazza romena che avevo
conosciuto a Rotterdam e non avevo più visto. Ci siam guardati. Io l’ho
riconosciuta dai suoi capelli e dal viso, poi dall’abito. Lei non so come abbia
fatto a riconoscermi: son cambiato un pochino da quel gennaio 2010..
Mentre aspettavamo la vera accoglienza delle 15:30, abbiam
comprato i buoni pasto settimanali ed abbiam cercato un lavoretto da fare per
contribuire all’attività della comunità. Precisamente mi occuperò, con Davide e
Francesca, di mantenere il silenzio prima e durante le preghiere. Farò parte
cioè del “Silence team”. Gianma farà invece parte del “Night welcome team”,
cioè quell’attività che consiste praticamente nel fare la ronda notturna,
chiamata in gergo “go to bed” appunto per l’invito cui sono soliti fare.
Un giro veloce alla mitica e sognante fonte chiamata
“Source” e poi un ritorno per la merenda che però è già stata distribuita. Fortunatamente
mi offrono due fette di un pane saporitissimo. Me le sono gustate al campetto
guardando dei ragazzi romani giocare una equilibrata partitella a calcetto.
Ho raggiunto poi Abraham (il referente per l’attività che
devo svolgere) che ha spiegato a grandi linee come svolgere il nostro lavoretto.
Per fortuna che ne so già qualcosina perché quello slang inglese mi è parso
incomprensibile. Comunque ci occuperemo precisamente delle preghiere serali.
Dopo aver finalmente cenato ci siam presentati al semplice
lavoretto e dopo la preghiera ho potuto recuperare il libro “Cuore”
Ho incontrato infatti Alessandra, con cui poi sono andato a festeggiare all’Oyak.
Ho scritto queste ultime righe nel sacco a pelo: fa
molto freddo e Gianma, poverino, sta svolgendo il suo lavoro.
Il 30 luglio ho anticipato la sveglia alle 7:15 ma la doccia
sono costretto nuovamente a farmela fredda..
Preghiera e colazione, poi un incontro con Brother Andreas che comincia davvero bene
parlando di cosa è Taizé.
Anche dal mio punto di vista è uno stacco dalla vita
quotidiana per ricercare e per focalizzare ciò che è più importante nella
nostra vita, per partire da lì. Poi però s’è perso nel dare informazioni
basilarissime che abbiamo avuto già alle accoglienze.
Quindi io e Gianma
abbiamo abbandonato l’incontro e siamo andati a giocare a carte mentre le
batterie dei cellulari si ricaricavano. 5-0 per la cronaca…
Preghiera e poi pranzo vegetariano con lo stupore postumo
nel vedere che il pranzo di oggi era uguale per tutti…
Davide Mattanza e Gianma provano gli strumenti per la
serata.
Io leggo e, dopo aver fatto merenda, vado all’incontro degli Italiani.
I frère ci invitano a Roma.
Dopo cena prenoto un appuntamento con frère
Leandro: tra due giorni a mezzodì.
Preghiera e Oyak.
Serata meno fresca ma brutalmente interrotta dai go to bed…
Ci accordiamo con dei romani e dei baresi per una partita a calcio domani.
Sveglia al solito orario ma questa volta una doccia calda
finalmente!
Ovviamente questo mi ha fatto tardare alla preghiera
mattutina, proprio quella in cui han cantato la canzone diventata inno di
Berlino…
Colazione con cioccolata slavata, pane con burro a dir poco
immangiabile ma con due ottime barrette di cioccolato fondente.
Ho scritto tre cartoline prima della preghiera e prima del
pranzo a base di cornetti (caldi purtroppo!)
Dopo un pomeriggio in compagnia ho fatto merenda con uno
straordinario dolcetto di mele fatto in casa. Impossibile non ripetere l’esperienza,
anche se quattro volte forse è un po’ tantino…
Ora c’è un workshop a cui voglio partecipare.
Vi anticipo
solo il titolo: “Solidarity with all creation – a discussion on our
responsability for tomorrow’s world”
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