Dal Poeta
giordano-palestinese
A
Vittorio
Hanno
ucciso tutti
Hanno
ucciso tutti
hanno
ucciso tutti i minareti
e
le dolci campane
uccise
le pianure e la spiaggia snella
ucciso
l’amore e i destrieri tutti, hanno ucciso il nitrito.
Per
te sia buono il mattino.
Non
ti hanno conosciuto
non
ti hanno conosciuto fiume straripante di gigli
e
bellezza di un tralcio sulla porta del giorno
e
delicato stillare di corda
e
canto di fiumi, di fiori e di amore bello.
Per
te sia buono il mattino.
Non
hanno conosciuto un paese che vola su ala di farfalla
e
il richiamo di una coppia di uccelli all’alba lontana
e
una bambina triste
per
un sogno semplice e buono
che
un caccia ha scaraventato nella terra dell’impossibile.
Per
te sia buono il mattino.
No,
loro non hanno amato la terra che tu hai amato
intontiti
da alberi e ruscelli sopra gli alberi
non
hanno visto i fiori sopravvissuti al bombardamento
che
gioiosi traboccano e svettano come palme.
Non
hanno conosciuto Gerusalemme … la Galilea
nei
loro cuori non c’è appuntamento con un’onda e una poesia
con
i soli di dio nell’uva di Hebron,
non
sono innamorati degli alberi con cui tu hai parlato
non
hanno conosciuto la luna che tu hai abbracciato
non
hanno custodito la speranza che tu hai accarezzato
la
loro notte non si espone al sole
alla
nobile gioia.
Che
cosa diremo a questo sole che attraversa i nostri nomi?
Che
cosa diremo al nostro mare?
Che
cosa diremo a noi stessi? Ai nostri piccoli?
Alla
nostra lunga dura notte?
Dormi!
Tutta questa morte basta
a
farli morire tutti di vergogna e di sconcezza.
Dormi
bel bambino.
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