L’Azienda Speciale Provinciale per la regolazione e il
controllo della gestione del Servizio Idrico Integrato di Brescia, riunito il
Consiglio d’amministrazione il 30 aprile 2014, ha finalmente approvato le linee
guida per il rimborso della quota di tariffa di depurazione a seguito della
sentenza n. 335/2008 della Corte Costituzionale.
La Corte ha dichiarato
anticostituzionale la quota di tariffa riferita al servizio di depurazione
dovuta dagli utenti <anche nel caso in cui manchino impianti di depurazione
o questi siano temporaneamente inattivi>.
I canoni di depurazione, quindi, devono essere pagati dagli
utenti del servizio idrico integrato solo come corrispettivo dell’effettiva
esistenza del servizio di depurazione.
<I gestori del servizio idrico integrato provvedono,
anche in forma rateizzata, entro il termine massimo di cinque anni, a decorrere
dal 1 ottobre 2009, alla restituzione della quota di tariffa non dovuta
riferita all’esercizio del servizio di depurazione … dedotti gli oneri
derivanti dalle attività di progettazione, di realizzazione o di completamento
avviate>
Il soggetto competente ad individuare l’importo da
restituire agli utenti è l’Autorità d’Ambito.
Il periodo oggetto del rimborso va dal 15 ottobre 2003 al 15
ottobre 2008.
Sono destinatari del rimborso gli utenti allacciati alla
pubblica fognatura:
-non serviti da impianti di depurazione attivi per i quali
non è in corso nessuna attività di progettazione, realizzazione, completamento
o attivazione: a questi utenti spetta la restituzione dell’intera quota della
tariffa di depurazione
-non serviti da impianti di depurazione attivi per i quali
sia in corso attività di progettazione, realizzazione, completamento o
attivazione a questi utenti spetta la restituzione della tariffa di depurazione
non dovuta dedotti gli oneri deducibili
-non serviti perché gli impianti di depurazione risultano
temporaneamente inattivi o sono stati temporaneamente inattivi: a questi utenti
spetta la restituzione della tariffa di depurazione non dovuta dedotti gli
oneri deducibili
Gli utenti aventi diritto sono comunque individuati dai
gestori in appositi elenchi pubblicati sul sito internet dell’A2A Ciclo Idrico
S.p.A.
Sul sito è pubblicato il modulo di richiesta del rimborso
che, compilato, dovrà essere presentato al gestore entro l’1 ottobre 2014,
tramite raccomandata, fax, e-mail (PEC) o direttamente allo sportello.
Il rimborso all’utente avente diritto sarà effettuato di
norma mediante compensazione nella prima bolletta utile dopo l’accogliento
dell’istanza.
Il diritto alla restituzione spetta all’utente il cui
rapporto obbligatorio con il gestore non sia “esaurito” al 15 ottobre 2008, nel
senso che le situazioni giuridiche coinvolte non siano divenute irrevocabili in
conseguenza di eventi che l’ordinamento riconosce idonei a produrre tale
effetto, quali le sentenze passate in giudicato, la prescrizione o la
decadenza.
Ho sottolineato la parola "finalmente" perchè il rimborso lo richiesi già il 3 gennaio 2012
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