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lunedì 19 gennaio 2015

Roma 2012-2013 - 35° incontro europeo organizzato dalla comunità di Taizé - quarta parte



È l'ultimo giorno dell'anno. 
Andando a dormire presto, mi sono svegliato anche troppo presto: il lampione, infatti, dà ancora luce sul mio viso. 
Decido quindi di aspettare ad alzarmi perdendo così il treno-doccia. Mi alzo solo dopo aver sentito un fon funzionare. Indice che la doccia è finita, no? Attendo pazientemente fuori dal bagno il mio turno per diversi minuti...
Per fortuna arriva Francesca che, spingendo fortemente, apre la porta che … era chiusa dall'interno! 
Mistero! Chi sarà stato a chiudere la porta e fuggire dalla lavanderia?? 
Colazione e dopo la preghiera andiamo in Piazza del Popolo per la gara podistica We Run Rome. 

Pranziamo ed andiamo alla preghiera alla basilica di San Giovanni in Laterano.
Ci rechiamo poi alla chiesa di Santa Maria d'Aracoeli per un workshop con l'associazione Libera (nata nel '95, dopo le stragi degli anni '90) che tratterà di lavoro, mentalità ed illegalità.
Cominciano i tentativi per mettersi in contatto con gli "Iurs" visto che Gianma partirà domattina presto. 
Tentativi rigorosamente falliti per desideri momentanei incontrollabili e per la chiusura della fermata Colosseo per via del concerto di J-Ax, Mario Biondi, Pino Daniele...

Così ci fermiamo a prendere 4 birre e torniamo a casa. 
Faremo proprio da padroni di casa perché avremo il compito di aprire la porta agli arrivati.

Mentre le francesi provano un ballo, Tomak tira fuori del vino.

"Jako si lijepa" lo si dice ad una ragazza molto bella mentre “dobra si pička” è la versione strong... 

Si pregusta una buona serata...

Ci dovrebbe essere la messa ed invece viene fatta una preghiera. 
Poi: via col festival dei popoli! 
Lituani, russi, italiani e francesi. 
Noi canteremo Hey Jude e Signore delle cime. 

Dopo le 2 saliamo a casa e drinkiamo anche con i croati appena arrivati. 
Stiamo svegli fino a mattina perché Olana non è ancora rientrata e ciò che abbiamo aperto è da finire.

È un nuovo anno e sarà un felice anno. 
Di tutti gli aggettivi idonei, è questo che mi viene più degli altri.
"Sretna nova godina!" Buon anno nuovo!

Sveglia alle 8 e mezza. Tra ginnastica e doccia scendo a colazione alle 9:50! 
 
Saluto fraterno a tutti! 

Una messa davvero bella, animata, coinvolgente, cantata e multilingue. Fredy fa una super-predica: niente ci viene dal cielo se non la pioggia (o la neve, aggiunta mia); noi per trovare dobbiamo cercare, camminare, stare in movimento; se abbiamo talenti, questi non sono per noi ma da offrire a disposizione degli altri.
Ho tradotto queste belle parole a Tomak.
Devo chiamare don Saverio perché me l'ha ricordato molto questo Fredy.
Che emozione ricevere l'Eucarestia dall'amico Pavel!
Al termine mi congratulo con Fredy che mi dice di considerare Santa Maria del Soccorso come casa mia.

Giorgio viene a salutarmi ed ad invitarmi a pranzo ma anche il sosia di Saddam c'aveva prenotato!
Siam contesi? Sì!                        
Alla fine andiamo con Saddam perché ce l'aveva chiesto prima e con noi vengono francesi e lituani da tre famiglie riunite per l'occasione. Bel clima, ottimo pranzo. 

Andiamo all'incontro con gli italiani dove prometto (e manterrò) una poesia per Maria. 

Ci sono dei saluti ma non riusciamo purtroppo a dare la cartolina con i ringraziamenti che avevam pensato per Leandro... Ci penserà John? Avrei davvero voluto salutarlo come si deve ma non è stato possibile.

Nella basilica di San Giovanni in Laterano c'è l'ultima preghiera. 
Dopo andiamo con Davide e Francesca a Ponte Sisto per l'incontro con i croati. 

Rientriamo al rintocco di chiusura della metro!

Dopo una serata passata a discorrere siamo rientrati in parrocchia per terminarla sbaffandoci mezzo pandoro, la birra rimasta ed altre schifezzuole varie. 

Abbiamo parlato di amor e matrimoni....chissà se Sven sposerà Marge?

La notte è trascorsa tranquilla e la mattina non mi sono alzato al suono della sveglia preferendo riposare un pochino piuttosto che affrettarmi. Ho così saltato la preghiera finale in parrocchia. Ho però sentito gli applausi finali mentre mi dirigevo in bagno. 

Inizia così la fase commozione o meglio, piuttosto che iniziare....continua!
I saluti sono una cosa terrificante ma lo sono molto meno se pensiamo in quanti modi è oggi possibile restare in contatto!
Ciao Tomak, ciao Ola, ciao Piotr, ciao Pavel, ciao Olana, ciao Sven, ciao Marge, ciao Mati, ciao Hrvala, ciao Ivo, ciao Giorgio, ciao Fredy, ciao Alexander, ciao Dade...ciao a tutti!


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