Vuoi saperne di più?

Questo è un “blog” ed è un mezzo per esprimere creatività in modo libero.

Qui vorrei far conoscere in completa autonomia i miei pensieri, i miei desideri, le mie idee, le mie esperienze, le mie riflessioni, i miei momenti, le mie storie, i miei sentimenti, i miei disagi, le mie opinioni, le mie proteste le mie considerazioni. Vorrei pure condividere notizie ed informazioni.

Il blog è uno strumento che permette ai lettori di scrivere commenti esprimendo collettivamente libere opinioni esponendo così i problemi e, entrando in collaborazione, dar voce alle soluzioni.

Accanto a ciò che si racconta ha un'importanza vitale come lo si racconta, quindi esigo “l'indipendenza per poter approvare ciò che c'è di buono e criticare ciò che c'è di male”


mercoledì 14 ottobre 2015

Istanbul 2013 – Pilgrimage of Trust – prima parte

Andiamo a Roma Tiburtina e da lì prendiamo un treno per Bologna.
A casa di Francesca (che ringrazio per l'ospitalità) cominciamo a sistemare le valigie, facciamo una spesuccia, ceniamo e conosciamo il suo coinquilino Andrea. 
Usciamo per le vie del centro di Bologna, beviamo una birretta e poi torniamo a casa. Sembra una riedizione della serata precedente
Poi siamo crollati.

Mi sveglio alle sette e mezza, circa.
Ho dei flash di questa notte: due ragazzi che attraversano la sala, Davide che interrompe la russata per dire “ciao” in polacco ed un'altra frase poco comprensibile…

Dopo essermi lavato pesiamo le valigie. Poi si pranza. 
Tenete presente che non sono nemmeno le 11!

Andiamo a piedi alla stazione ferroviaria e poi prendiamo la navetta per l'aeroporto.
Raccomando l'attenzione a non mettere contenitori di liquidi superiori a 100 ml nel bagaglio a mano!
Ho dovuto lasciare l'acqua, la crema, il doccia-schiuma…

Eccellente viaggio in aereo.
All'aeroporto cambio 50 euro in lire turche. In quel momento il cambio era a 2,26 (oggi, mentre scrivo, il cambio è a 3,37).

Prendiamo un pullman Havatas che ci porterà a Taksim Square, la piazza centrale di Istanbul, la piazza centrale della città simbolo del contatto possibile tra Asia ed Europa.

Dopo due ore di pullman, eccoci alla piazza ed eccoci a chiedere informazioni verso la Armenian Catholic church of St John Chrysostom (Anaçeşme sokak, No. 4, Taksim) in cui siamo attesi. Ci era stato detto di arrivare giovedì 3 e di essere in Taksim prima delle 17 per la celebrazione dei Vespri nella chiesa greco-ortodossa della Santissima Trinità in Piazza Taksim, invece…

Dopo un'ora di camminate dovute ad indicazioni contrastanti, prendiamo in mano la situazione telefonicamente. A Davide viene indicato di tornare a Piazza Taksim e poi frère Richard ci verrà a prendere.

Alcune famiglie delle diverse Chiese presenti ad Istanbul offriranno ospitalità a noi giovani pellegrini.
Io e Frà saremo ospitati da Pierre-Olivier Ladoux: un volontario che abita al di là del mare, a Kadiköy. Prendiamo quindi la nave ed eccoci a casa. 
Ho come l'impressione che domattina ci perderemo… 
Grande, accoglienza, comunque!

Fra gli appunti trovo:
-una cartolina per Ricky e Camilla
-un tipico ed utile souvenir Lara, neo mamma
Man mano che troverò altri appunti, aggiornerò il post.

Siamo accomodati davvero bene!

Speriamo però che il primo contatto con il cibo turco sia stato solo uno sbaglio perché altrimenti siamo messi male!
Speriamo anche che i trasporti funzionino non a corrente alternata! A corrente continua, insomma! Come ci spiegava il professor Culetto…

In sostanza qual è il problema in questo caso?
Il tempo non è buono, il mare non è calmo ed in questa situazione le navi non partono. Stamattina la nave ci è necessaria per arrivare al luogo dell'appuntamento. In mancanza di questa, bisogna dirottarsi sui pullman a pagamento esclusi dalla Akbil- Istanbul-card. 
Mentre siamo in coda per questi pullman, una nave si decide a partire. 

Non riusciamo comunque ad arrivare al tempo stabilito delle 9:30 a Saint Sophia (Ayasofya).

Apperò che bell'approccio!
In ritardo ieri sera, in ritardo stamattina…

Aspettiamo fuori dalla Basilica i gruppo di Taizé, poi ci presentiamo e cominciamo il tour in bus verso il Greek Orthodox monastery of Balikli in Zeytinburnu (Meryem Ana Rum Manastiri), dove si trova la tomba del Patriarca Atenagora.

Che pranzo!

È da Natale che non mangiavo così tanto e bene! Eccezion fatta per Capodanno…

Per colpa anche del molto cibo, molti s'addormenteranno durante il discorso pomeridiano di Mgr Gennadios.

Altro bus, altri regali: il frère canterino mi propone di fare leggere un italiano alla prossima preghiera. Lo farà, bene, Francesca, dopo una cena (definita “cocktail”) buona ma in un ambiente troppo sfarzoso ed inopportuno, presso l'Armenian Orthodox Church of The Holy Trinity of Balik Pazar (Beyoğlu Üç Horan Ermeni Kilisesi).

1 commento:

  1. Bello il racconto della vostra esperienza ! vorrei inviarLo ad una amica cristiana ortodossa che con il marito ha vissuto in Turchia .

    RispondiElimina